Come è nostra abitudine facciamo alcune riflessioni riguardo l’ultimo consiglio comunale, in questo caso, vista l’importanza dei temi, quantomai opportuno.
In primo luogo il Bilancio. Il sindaco conferma e difende la scelta del raddoppio della indennità perché è un libero professionista e la sua elezione ha comportato un danno economico alla sua persona. Ma ci chiediamo se gliel’ha ordinato il medico di candidarsi, se dopo almeno 10 anni di presunta opposizione consiliare non sapeva a quanto ammontasse la remunerazione del primo cittadino. Rimane la nostra indignazione nel prendere atto che sindaco e giunta non battono ciglio di fronte alle difficoltà economiche da loro stessi evidenziate in fase di costruzione di bilancio, e nonostante nessuno di loro sia cassintegrato, precario o disoccupato, ma persone che hanno il loro lavoro e che possono godere di dignitosi redditi. Noi continuiamo a ritenere, che chi ha accesso alla politica e alla “macchina amministrativa” sia già una categoria privilegiata potendo partecipare direttamente alle decisioni ed ai cambiamenti che coinvolgono l’intero paese, prendendo decisioni ed effettuando scelte, come nel caso dell’Odg sul no al nucleare presentato da noi e votato dall’intero Consiglio.
Si fa notare che la capacità progettuale dell’amministrazione comunale in fatto di entrate è e sarà oneri di urbanizzazione e multe. Facciamocene una ragione, tuttavia, in un bilancio basato al 20% sulla previsione di proventi derivanti dal infrazione del codice stradale, fa riflettere che la “nuova” classe politica follese non ha le capacità per creare nuovi indotti e progettare via alternative a quelle perseguite in tanti anni. E le conseguenze saranno:
- cementificare o quantomeno sperare di cementificare. Se disgraziatamente il mercato immobiliare continuerà ad affogare in questa crisi economica difficilmente si troveranno investitori in grado di aprire nuovi cantieri e di conseguenza verranno a mancare i gettiti di oneri di urbanizzazione (che peraltro sono in parte partite di giro vincolate a voci ben specifiche di bilancio);
- colpire i cittadini con tasse che non risultano tali: il populismo berlusconiano del sindaco e dei suoi collaboratori in questo senso è sconvolgente. L’amministrazione sostiene che il 6% dei contravvenuti è residente nel paese, autogiustificando così il suo operato. Sappiamo inoltre che solo il 60/70% delle contravvenzioni elevate riesce poi ad essere incassata perchè il restate fra ricorsi e difficoltà di recapito sfuma. Ma se la previsione non venisse rispettata con quali risorse si troveranno i mancati introiti? Ci dovremmo aspettare nuovi aumenti di tasse o tariffe?
Ne deduciamo che le tante e belle promesse elettorali sono e forse saranno disattese una dopo l’altra. Forse, ma diciamo solo forse, questa litania tanto cara ai berluscones è uno dei tanti trucchetti utilizzati dal centrodestra per mascherare la loro mancanza di idee e di progetti per dare un futuro al nostro territorio.
Non possiamo non soffermarci sul dato politico: il voto contrario al bilancio del rappresentante della Lega Nord il Consigliere Alessandro Pierini segna una frattura nella maggioranza. E’ corretto e doveroso sottolineare che Pierini ha dato alla sua (forse ex) maggioranza una lezione di etica e di coerenza umana e politica senza pari: l’attacco con cui il consigliere leghista accusa il sindaco di mancanza di democrazia all’interno della coalizione la dice lunga sui rapporti all’interno della stessa e sulla modalità di amministrare il nostro comune. Altrettanto sconvolgente il fatto che la maggioranza non abbia sentito la necessità di replicare pubblicamente al consigliere Pierini dopo il suo j’accuse in cui ha sottolineato la mancanza di collegialità, la totale assenza di partecipazione e l’impossibilità di sapere cosa sta facendo la giunta. Forse attenderanno le nostre deduzioni politiche per poter replicare, ma la vita democratica ed istituzionale impone delle regole ed una correttezza che lo stesso Cozzani sta sgretolando nel peggior malcostume berlusconiano. Un altro segno evidente che il tanto decantato rinnovamento, la tanto agognata trasparenza è solo una chimera che ha riempito la bocca di Cozzani in campagna elettorale: tra dire e fare c’è di mezzo…
“Pensino ora i nostri venticinque lettori che impressione dovesse fare sull’animo dei noi poveretti, quello che s’è raccontato […]”.
I consiglieri comunali PRC/SE
Sara Zolesi e Claudio Manfroni
Commenti recenti